Auguri John Belushi!

Redazione • 24 gennaio 2019

... e sarebbero stati 71!

John Belushi  compirebbe oggi 71 anni, ma come sapete una vita di eccessi e soprattutto un fatale  speedball di eroina e cocaina  lo ha stroncato anzitempo, lasciandoci davvero troppo giovane e con pochissime perle del suo talento all’attivo. Ma il 5 marzo 1982, nel bungalow numero 3 dell’ hotel Chateau Marmont di Los Angeles, quello speedball non ha ucciso John, ma lo ha reso più forte, eterno, un po’ come il laser del mortifero Darth Vader ha fatto con Obi Wan Kenobi.

E infatti da allora John Belushi rifulge come la più grande icona della comicità mondiale. Negli ultimi mesi non abbiamo fatto che parlare dei rumors, finalmente concreti, sul film in lavorazione sulla sua vita , che finalmente porterà sul grande schermo l’epopea di chi ha dato vita capolavori come  Animal House  o  The Blues Brothers .

Ma su Belushi è uscito veramente di tutto a cominciare dal duo di libri “antagonisti” John Belushi – Chi Tocca Muore di Bob Woodward e Belushi – Una Biografia con cui la moglie Judith Belushi Pisano (aiutata da Tanner Colby) ha provato a offrire un ritratto di John meno impietoso di quello del famoso giornalista del Watergate (ed è questa biografia a essere stata usata come base per il film in produzione sopra citato).

In attesa dell'arrivo in libreria della sua biografia definitiva, a firma di Judith Belushi (Sagoma Editore, marzo-aprile), oggi c’è comunque già la possibilità di studiare la figura di Belushi da più punti di vista, soprattutto grazie a un trittico di libri che ne raccontano il mondo da angolature inedite e veramente interessanti. Un trittico di titoli che Sagoma Editore offre a un prezzo davvero imperdibile (li trovi qui) . Si tratta di

Censurato, di William Clotworthy
Con questo libro l’ex editor William G. Clotworthy toglie il bavaglio a se stesso e racconta oltre quarant’anni di tagli e censure, culminati nell’esaltante e faticosa esperienza di mettere le briglie ai comici del leggendario Saturday Night Live, tra cui John Belushi, Eddie Murphy e molti molti altri. Un libro fondamentale per capire le logiche che animano il backstage della TV e per valutare l’evoluzione del gusto e della morale nella contraddittoria società americana.

Memorie di una Mente Bruciata, di Tom Davis
Davis ha una dote impagabile per chi si cimenta a scrivere un libro di memorie: essersi sempre trovato nel posto giusto al momento giusto. Tra iniziazioni sessuali, cultura hippie, viaggi lisergici e avventure on the road, Davis ci mostra, con impagabile ironia, rare istantanee su alcune delle più grandi personalità del panorama comico statunitense, da John Belushi ad Al Franken, da Bill Murray a Lorne Michaels, da Dan Aykroyd a Chris Farley.

The Second City – la Culla della Comicità, di Mike Thomas
Questo libro racconta con le parole “di chi c’era” il dietro le quinte di quella che è una vera e propria macchina da guerra dell’intrattenimento: scheletri nell’armadio, aneddoti inediti di amori clandestini e feste sfrenate, ricordi ancora vividi a tratti esilaranti, a tratti drammatici, per uno spaccato indimenticabile del mondo che ci ha regalato i più divertenti e dissacranti comici a stelle e strisce, dai fratelli Belushi aDan Aykroyd, da Bill Murray a Mike Myers, da Alan Arkin a Joan Rivers, da Tina Fey a Steve Carell, e molti molti molti molti… altri.

A questo prezioso trittico si è aggiunta anche la fatica dello scrittore Alberto Schiavone , 34 anni, la graphic novel Belushi, In missione per conto di Dio (disegni di Matteo Manera , edizioni BD, 112 pagine, 11,90 euro). Per ricostruire la vita di John Belushi, Schiavone ha attinto soprattutto dalla biografia di Bob Woodward.  Il risultato è un’interessante fumetto che permette di chiudere il cerchio sulla figura del grande John.

 

Autore: Carlo Amatetti 18 settembre 2025
Jimmy Kimmel , la voce corrosiva della late night americana, è stato sospeso indefinitamente dal suo show Jimmy Kimmel Live! da ABC . La causa? Una frase pronunciata in monologo in cui ha suggerito (!) che il movimento MAGA stia cercando di capitalizzare politicamente sulla morte di Charlie Kirk, l'attivista conservatore ucciso nei giorni scorsi. La sospensione arriva dopo che gruppi di stazioni affiliate ad ABC, guidati da Nexstar, hanno definito le sue parole “offensive e insensibili” e ne hanno chiesto la messa in onda bloccata. L’incidente è stato accompagnato da minacce regolamentari da parte di Brendan Carr, presidente dell'FCC (la commissione federale delle comunicazioni), che ha fatto capire che le licenze delle stazioni potrebbero essere a rischio se non si conformano a certi standard (o pressione politica percepita). Un tempo erano standard che almeno sulla carta erano stati pensati per garantire la più alta qualità dei programmi televisivi, oggi servono solo per accontentare l'Esecutivo a stelle e strisce. Non a caso, Trump ha festeggiato la decisione, definendola una “ottima notizia per l’America” su TruthSocial. Intanto, l’eco è forte: molti vedono questa sospensione non come un incidente isolato, ma come un nuovo fronte aperto nell’attacco alla libertà di satira. “Nixon fu un dilettante”: il salto qualitativo nel clima politico Quando Richard Nixon cadde nel 1974, lo fece per comportamenti che oggi, messi a confronto con quelli di Trump, sembrano quasi piccoli inciampi. Watergate fu un complotto reale, tentativo di insabbiamento, uso indebito dei poteri investigativi federali, ostruzione del Congresso, rifiuto di cooperare con richieste legittime di documenti. Un solo grande scandalo, con prove materiali e registrazioni audio, sufficienti per spingere il presidente verso le dimissioni. Con Trump, la quantità e la varietà delle controversie sono assai più ampie: tentativi di ribaltamento elettorale, gestione negligente (o peggio) di documenti top secret, scontri giudiziari su vari fronti, insulti e provocazioni continue. E adesso, questo: silenziare i comici scomodi. Non è più solo insabbiamento o bugie, è prevenire la satira stessa , far capire che chi fa ridere troppo... "forte" può essere punito. Chiudere le bocche: la satira come minaccia Con la precedente cancellazione del programma di Stephen Colbert, e ora di quello di Kimmel, emerge un disegno che va oltre il mero disaccordo politico: è un invito implicito al terrore. “Fai battute, ma attento, la prossima volta potresti non avere più il palco”. Trump — come Berlusconi prima in Italia — pare aver individuato nei comici non solo critici ma potenziali pericoli da neutralizzare. La preoccupazione è che negli USA - un tempo il regno della libertà di espressione e di satira - si vada verso una desertificazione come quella registratasi in Italia dopo l'editto bulgaro di Silvio Berluscon. Da quel momento il mainstream si fece più prudente, i comici adottarono direttamente l'autocensura e oggi la satira in TV è virtualmente scomparsa. Qui, oggi, assistiamo a qualcosa di simile: un attacco sistematico ai grandi talk show satirici, uno dopo l’altro, che manda un messaggio chiaro: “vedete di non rompere troppo”. Stephen Colbert era già stato messo sotto pressione: il suo programma è stato infine chiuso dopo le sue continue critiche a Trump. Non un errore isolato, ma un destino annunciato per chi esagera nella satira politica. Con Jimmy Kimmel , il caso è forse ancora più emblematico: gli si contesta la reazione alacre a un fatto tragico (l’assassinio di Kirk), ma il punto vero è che si è rotto un tabù: negli USA si è totalmente sdoganata la possibilità di zittire una voce satirica perché scomoda. Berlusconi lavorava sornione sotto traccia, Trump rivendica le sue epurazioni . Non è una differenza di poco conto. Donald Trump è il tipo che pippa in mezzo al soggiorno durante una festa; tutti hanno la decenza di farlo in bagno ma lui no. Sarah Silverman
Autore: Carlo Amatetti 18 luglio 2025
Una raccolta per celebrare una delle voci più corrosive dell’umorismo italiano.
Autore: Carlo Amatetti 18 luglio 2025
La cancellazione del programma di Stephen Colbert arriva mentre negli Stati Uniti cresce la pressione politica sui media: proprio adesso si spegne una delle voci più graffianti di dissenso e comicità.