Podcast: accordo tra Sagoma e Audio Tales

Redazione • 1 dicembre 2021

L’agenzia Sagoma e l’omonima casa editrice specializzata in comicità e la società di produzione podcast Audio Tales stringono un accordo per sviluppare progetti dedicati all’area “comedy”

Lo scopo è quello di colmare un vuoto: sviluppare insieme progetti dedicati al mondo dell’umorismo e della comicità, alle storie di chi ha fatto ridere generazioni e generazioni in tv, al cinema, sui palchi più importanti. L’accordo tra Sagoma Editore, casa editrice indipendente votata allo humour e alla comicità, Sagoma Network, agenzia specializzata nell’ideazione e realizzazione di contenuti, e Audio Tales, società specializzata nella produzione di serie podcast, è un incontro tra appassionati, per offrire al crescente pubblico italiano ore di ascolto originali e interessanti, all’insegna dell’intelligenza e della qualità.

 

“Lo strumento del podcast era l’ultimo tassello che ci mancava di affinare per coprire, come Sagoma Network, tutti i media”, spiega Carlo Amatetti, titolare dell’agenzia e direttore editoriale delle edizioni Sagoma. “In vent’anni di attività abbiamo ideato e realizzato contenuti per tutti i grandi editori e molti grandi brand, ma ero incuriosito, anche come editore, di metterci maggiormente alla prova con i podcast, che offrono senz’altro nuove interessanti modalità per narrare in particolare proprio l’universo del comico o per usare il linguaggio umoristico per far comunicare editori e aziende. Con Audio Tales la molla è scattata subito, quasi travolti da una comune passione che ci consentirà senz’altro di produrre contenuti divertenti, allo stesso tempo sviluppando e affinando le reciproche competenze e perseguendo l’obiettivo ultimo di Sagoma: come casa editrice, coltivare la memoria del mondo della comicità, da sempre ritenuta una subcultura da destinare serenamente all’oblio; come agenzia, aggiungere sempre nuove competenze da offrire ai nostri clienti, editori o aziende che siano, sfruttando le sinergie con una delle realtà senz’altro più interessanti di questo settore”.

 

“La nostra missione è sempre stata quella di raccontare grandi storie per capire meglio la realtà in cui viviamo. - afferma Paolo Buzzone, co-founder di Audio Tales. “In un momento in cui il mondo del podcast è in piena espansione - continua Buzzone - abbiamo scelto di puntare in termini strategici sulla cura artigianale del prodotto, perché crediamo fermamente che solo l’attenzione ai dettagli possa fare la differenza per un pubblico sempre più consapevole ed esigente. L’incontro con Sagoma dà seguito a una passione che adesso vogliamo trasformare in racconti: la passione per la comicità e per tutti quei fantastici personaggi che hanno il grande dono di far ridere. Abbiamo in mente produzioni che ci permettano di esplorare una realtà complessa e sfaccettata, mai banale, che nasconde grandi storie che aspettano solo di essere raccontare, in quel rapporto intimo e coinvolgente che solo l’audio riesce a costruire”.

 

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Sagoma Network è un content provider attivo da 20 anni nell’ideazione e realizzazione di contenuti per editori e aziende: progetti editoriali online e offline, branded content, servizi copy, video e di traduzione e tutto ciò che è “contenuto” sia per l’online che l’offline. Da una sua costola nel 2010 è nata Sagoma Editore, la prima casa editrice italiana specializzata in storia della comicità e linguaggio umoristico, con lo scopo non solo di preservare la memoria dei grandi autori e performer comici, nazionali e internazionali, ma anche di dimostrare come questo ambito meriti l’inclusione a pieno titolo nel mondo della Cultura con la “C” maiuscola. Tra gli autori della casa editrice: Gene Wilder, Monty Python, Richard Pryor, Jerry Lewis, Mel Brooks e molti altri.

 

Audio Tales è una società specializzata nella produzione di podcast, che coinvolge autori, giornalisti, speaker, conduttori, sound designer, vocale coach, esperti di comunicazione e creativi. Professionisti con grande esperienza e passione, maturata in ambiti editoriali, che collaborano per produzioni d’eccellenza, curate in ogni aspetto, consegnate chiavi in mano ai propri clienti.

Audio Tales realizza podcast narrativi, a forte contenuto giornalistico, ma anche prodotti branded, per i maggiori editori e per le piattaforme italiane e internazionali.


Autore: Carlo Amatetti 18 settembre 2025
Jimmy Kimmel , la voce corrosiva della late night americana, è stato sospeso indefinitamente dal suo show Jimmy Kimmel Live! da ABC . La causa? Una frase pronunciata in monologo in cui ha suggerito (!) che il movimento MAGA stia cercando di capitalizzare politicamente sulla morte di Charlie Kirk, l'attivista conservatore ucciso nei giorni scorsi. La sospensione arriva dopo che gruppi di stazioni affiliate ad ABC, guidati da Nexstar, hanno definito le sue parole “offensive e insensibili” e ne hanno chiesto la messa in onda bloccata. L’incidente è stato accompagnato da minacce regolamentari da parte di Brendan Carr, presidente dell'FCC (la commissione federale delle comunicazioni), che ha fatto capire che le licenze delle stazioni potrebbero essere a rischio se non si conformano a certi standard (o pressione politica percepita). Un tempo erano standard che almeno sulla carta erano stati pensati per garantire la più alta qualità dei programmi televisivi, oggi servono solo per accontentare l'Esecutivo a stelle e strisce. Non a caso, Trump ha festeggiato la decisione, definendola una “ottima notizia per l’America” su TruthSocial. Intanto, l’eco è forte: molti vedono questa sospensione non come un incidente isolato, ma come un nuovo fronte aperto nell’attacco alla libertà di satira. “Nixon fu un dilettante”: il salto qualitativo nel clima politico Quando Richard Nixon cadde nel 1974, lo fece per comportamenti che oggi, messi a confronto con quelli di Trump, sembrano quasi piccoli inciampi. Watergate fu un complotto reale, tentativo di insabbiamento, uso indebito dei poteri investigativi federali, ostruzione del Congresso, rifiuto di cooperare con richieste legittime di documenti. Un solo grande scandalo, con prove materiali e registrazioni audio, sufficienti per spingere il presidente verso le dimissioni. Con Trump, la quantità e la varietà delle controversie sono assai più ampie: tentativi di ribaltamento elettorale, gestione negligente (o peggio) di documenti top secret, scontri giudiziari su vari fronti, insulti e provocazioni continue. E adesso, questo: silenziare i comici scomodi. Non è più solo insabbiamento o bugie, è prevenire la satira stessa , far capire che chi fa ridere troppo... "forte" può essere punito. Chiudere le bocche: la satira come minaccia Con la precedente cancellazione del programma di Stephen Colbert, e ora di quello di Kimmel, emerge un disegno che va oltre il mero disaccordo politico: è un invito implicito al terrore. “Fai battute, ma attento, la prossima volta potresti non avere più il palco”. Trump — come Berlusconi prima in Italia — pare aver individuato nei comici non solo critici ma potenziali pericoli da neutralizzare. La preoccupazione è che negli USA - un tempo il regno della libertà di espressione e di satira - si vada verso una desertificazione come quella registratasi in Italia dopo l'editto bulgaro di Silvio Berluscon. Da quel momento il mainstream si fece più prudente, i comici adottarono direttamente l'autocensura e oggi la satira in TV è virtualmente scomparsa. Qui, oggi, assistiamo a qualcosa di simile: un attacco sistematico ai grandi talk show satirici, uno dopo l’altro, che manda un messaggio chiaro: “vedete di non rompere troppo”. Stephen Colbert era già stato messo sotto pressione: il suo programma è stato infine chiuso dopo le sue continue critiche a Trump. Non un errore isolato, ma un destino annunciato per chi esagera nella satira politica. Con Jimmy Kimmel , il caso è forse ancora più emblematico: gli si contesta la reazione alacre a un fatto tragico (l’assassinio di Kirk), ma il punto vero è che si è rotto un tabù: negli USA si è totalmente sdoganata la possibilità di zittire una voce satirica perché scomoda. Berlusconi lavorava sornione sotto traccia, Trump rivendica le sue epurazioni . Non è una differenza di poco conto. Donald Trump è il tipo che pippa in mezzo al soggiorno durante una festa; tutti hanno la decenza di farlo in bagno ma lui no. Sarah Silverman
Autore: Carlo Amatetti 18 luglio 2025
Una raccolta per celebrare una delle voci più corrosive dell’umorismo italiano.
Autore: Carlo Amatetti 18 luglio 2025
La cancellazione del programma di Stephen Colbert arriva mentre negli Stati Uniti cresce la pressione politica sui media: proprio adesso si spegne una delle voci più graffianti di dissenso e comicità.